Vacanze Otranto 

Otranto una splendida cittadina di pescatori e contadini: è circondato da un muro che corre lungo il mare per duecento metri e dalla terraferma per trecento metri. Il castello domina la città, costruita da Alfonso d'Aragona, non appena i turchi lasciarono la città. Nella parte vecchia, tutto appare come è stato durante l'assedio dei Turchi: le strette strade, le piccolo scale che conducono alle piazze e le palle di pietra lanciate dai turchi durante l'assedio.

 

Il 28 luglio 1480, una flotta di duecento navi da guerra turco, con circa una ventina di migliaia di soldati sotto il comando del Pasha Acomat, salpò dall' Albania verso Brindisi ma un forte vento spinse le navi verso Otranto, i turchi assediarono la città che i soldati della guarnigione spagnola abbandonarono di notte. Acomat prima di prendere la città inviò un messaggero, chiedendo agli abitanti a rinunciare alla difesa perchè non c'era via d'uscita. La gente di Otranto sapeva perfettamente che non potevano resistere a un grande esercito, e lottarono fino all'ultimo uomo, nel nome di Cristo e del loro re. L'assedio durato una quindicina di giorni, termino il 12 agosto, quando i turchi aperto un varco nelle mura della città, si accanirono barbaramente contro le donne, i bambini e gli anziani e all'arcivescovo, che si erano rifugiati nella cattedrale.  L'arcivescovo fu decapitato e le donne violentate. Gli uomini, ancora vivi ridotti in schiavitù costretti a scegliere tra il martirio o ad  abiurare la propria fede, molti preferirono morire. Ottocento uomini a piedi nudi, portati in cima alla collina di Minerva, vennero decapitati. I martiri di quel massacro ancora oggi vengono venerati dagli idruntini ( gli abitanti di Otranto) nella Cattedrale di Otranto, in una cappella dove sono conservate le loro ossa. Una stradina sormontate da piccoli archi medievali conduce alla Cattedrale, che si affaccia su una piccola piazza da dove si può sentire il profumo del mare. La Cattedrale è divisa in tre navate con quattordici colonne sormontate da capitelli di stili diversi. Tutto il piano della chiesa è rivestito da un prezioso mosaico eseguito da Pantaleone (un monaco del XII secolo), realizzato con tessere policrome: il suo stile è romanico, ma con alcune influenze bizantine. Il 'tema' di tutto il lavoro è quello della vita umana, che è simboleggiata da tre alberi. La cripta vastissima, a cinque navate, con una selva di quarantadue colonne di diversi stili e le tracce di preziosi affreschi sono ancora visibili sulle pareti.
Non lontano dal Duomo si trova il Castello Aragonese. Nella stessa zona si trova la Chiesa bizantina di San Pietro: un bello esempio di rara coerenza stilistica, con la sua pianta a croce greca, volte a barile, affreschi con motivi orientali sulle pareti. Otranto offre buoni alberghi, un campeggio in un pendio vicino al porto, stabilimenti balneari, un servizio di ferry-boat che parte per la Grecia e arriva in poche ore. Tutto intorno al porto ci sono «trattorie», dove si può gustare la più deliziosa zuppa di pesce: cernia, aragosta, calamari, cozze di Taranto, scorfani, il tutto in un odoroso brodo speziato con erbe.

Vacanze Otranto:  con la sua atmosfera magica Otranto  vi aspetta per questa estate per lunghe vacanze o per brevi week end, con  le numerose meraviglie da scoprire, il suo sole caldo, il suo cielo blu, il suo mare cristallino, la sua costa.

Otranto