V ini : etichette

Saper leggere l'etichetta l'etichetta dei vini
Non poche persone si affannano a consigliare di andare a cercare il vino direttamente dal «contadino»: esisterebbero, a loro giudizio, maggiori probabilità di acquistare un prodotto genuino e di buona qualità. Raccomandazione troppo rischiosa, oltre che generica; per poter essere certi della genuinità di questi vini sarebbe necessario verificare anche tante altre qualità che dovrebbero possedere sia il produttore che la sua cantina e, oltretutto, bisognerebbe essere più esperti di chi produce. È bene dire subito che reputiamo inopportuno mitizzare la figura del vinificatore isolato ed inneggiare a tutte quelle forme di enologia spontanea,
Naturale non vuol dire genuino: una qualifica professionale ed una semplice pergola dì uva non costituiscono garanzia di qualità e di genuinità. Troppe volte, e non solo per il vino, si è affascinati da prodotti cosiddetti naturali solo perché venduti direttamente dal contadino. Si è tolleranti su come essi vengono presentati e persino indulgenti per le condizioni poco igieniche in cui essi si trovano; e la gioia recondita dì aver trovato finalmente un prodotto «naturale» ci induce persino a nascondere a noi stessi il sospetto che peggiori guai possano essere accaduti durante la manipolazione delle uve e del mosto.
Infrangere l'uva e lasciare alla natura il compito di fare il vino non significa, necessariamente, aver ricavato un prodotto genuino. Molti credono di acquistare dal contadino prodotti più genuini solo perché fatti come natura vuole ed invece si riforniscono di vere e proprie pozioni, additivate oltre ogni ragionevole misura, magari solo per ignoranza o spesso perché l'azienda del piccolo produttore non ha attrezzature sufficienti a garantire la stabilità del prodotto, Si è convinti di comprare il vino del contadino ed invece ci si serve solo di vino dal contadino; si finisce, così, con l'acquistare un vino dall'origine incerta e dalla qualità dubbia, solo perché ci si ostina ad inseguire dei sogni inutili.
Perché tanti affanni quando esiste una miriade di produttori esperti ed onesti che conoscono le pratiche enologiche e dispongono di attrezzature e di personale qualificato per una corretta vinificazione? Le aziende agricole, le cantine di produttori associati, gli imbottigliatori di lunga tradizione e di collaudata reputazione debbono, in ogni caso, godere della massima considerazione. Il vino, tra l'altro, si può conoscere meglio attraverso l'etichetta, perché la produzione e l'imbottigliamento sono disciplinati da leggi nazionali e della Comunità Economica Europea. L'etichetta, infatti, rappresenta la carta costituzionale del vino: può fornire ad ognuno tutte le informazioni nécessaire a capire l'origine di questa piacevole bevanda ed il rapporto che esiste tra l'imbottigliatore e la produzione viticola. A seconda del tipo dì vino che si intende acquistare (vino da tavola, vino da tavola con indicazione geografica, vino a denominazione di origine o controllata o garantita) bisogna analizzare tutto quello che è riportato dall'etichetta: sono indicazioni obbligatorie ed ognuna ha un preciso significato, secondo la normativa vigente.
Anche le informazioni della controetichetta e del cartiglio hanno una loro importanza: possono servire per capire meglio la «filosofìa» del produttore o dell'imbottigliatore.

Tratto da: "PUGLIA DALLA TERRA ALLA TAVOLA" MARIO ADDA EDITORE - BARI