Il territorio del  Gargano

IL GARGANO:  MOSAICO BIOLOGICO e AMBIENTALE

La caratteristica biologica del Gargano si può cogliere leggendo alcuni dati significativi: su questo 0,7% del territorio nazionale è presente infatti circa il 33% delle specie vegetali italiane e si riproducono 170 delle 237 specie di uccelli nidificanti in Italia. Questa eccezionale ricchezza è dovuta alla varietà degli eco-sistemi che si susseguono e che fanno dì questo promontorio uno straordinario mosaico di situazioni biologiche e ambientali.

Il Gargano non ha vette molto alte (Monte Calvo raggiunge i 1065 m) e si presenta come un altopiano in cui masse calcaree si alternano a valloni e doline dovuti all'effetto del carsismo, prodotto dall'azione dell'acqua e dell'anidride carbonica, che vanno a "scolpire" in vari modi il paesaggio. Il processo di carsificazione può essere colto sia a livello superficiale, (girando per i campi solcati da rocce affioranti segnate dal ruscellamento delle acque piovane, sia ad un livello più profondo, con le oltre 600 grotte - alcune si sviluppano verticalmente ("Grave"), altre raggiungibili solo dal mare (specialmente nel tratto di costa tra Mattinata e Peschici). Anche il mare ha contribuito a scolpire la roccia costiera dando vita a faraglioni come quello di Pizzomunno (Vìeste) o i Mergoli (Baia delle Zagare). Dal punto di vista botanico il Gargano può essere considerato un autentico paradiso: molte delle 2000 specie vegetali sono esclusive e molto rare. Una particolarità unica in Italia è rappresentata dalla presenza del faggio a quote molto basse (meno di 300 metri), favorita dal clima garganico che assicura abbondanti piogge nella tarda primavera. Il faggio è pertanto il cuore della Foresta Umbra , dove si possono trovare anche tigli, aceri, cerri, lecci, carpini, olmi, tassi.
Ricchezza e varietà caratterizzano anche la fauna garganica, che ha nel capriolo l'esempio più rappresentativo di una originaria razza italica, che sopravvive esclusivamente in queste terre. A Varano svernano molti cormorani, mentre nelle saline di Margherita di Savoia è facile incontrare i fenicotteri, visibili anche costeggiando con l'auto la strada delle Saline. Caso unico poi in tutta la Puglia è la nidificazione del gabbiano reale sulle falesie delle Isole Tremiti.
Il Gargano viene generalmente definito uno "spazio isolato", in relazione alle caratteristiche di difficile accessibilità che per lungo tempo lo hanno contraddistinto. Le ragioni del secolare isolamento sono da ricondursi principalmente a fattori fisici che hanno ostacolato e reso disagevole l'accesso al promontorio. Difficoltà percepibili ancora oggi dall'automobilista che percorre le impervie strade garganiche.
 

 

 

Testi di Alberto Cavallini  per l'Ufficio Docesano Comunicazioni Sociali di Manfredonia - Vieste.