Gargano: Le stele Daunie

II territorio che va dal Fortore all''Ofanto, grosso modo l'odierna Capitanata, ha visto nei secoli dal IX al IV a.C. l'insediamento dei Dauni , una popolazione proveniente dall'altra sponda dell'Adriatico, di origine illirica. La loro civiltà essenzialmente contadina, con qualche attività di commercio nelle zone costiere, ha lasciato preziose testimonianze che sono ancora oggetto di studio. Le più importanti, perché ricche di immagini di vita reale e di scene fantastiche legate ai riti, sono le Stele Daunie . Una collezione unica è esposta in una sala del Museo nazionale di Manfredonia . La loro scoperta è recente. Risale agli anni Sessanta. Sono state trovati disseminate in terreni agricoli, in costruzioni di muri a secco fabbricati rurali, prevalentemente in due località dell'antica Laguna di Siponto, Cupola Beccarini e Salapia. Probabilmente segnacoli funerari sono parallelepipedi, da 40 a 130 cm di altezza e da 4 a 12 cm di spessore, in pietra garganica, decorati sui quattro lati con figurazioni ad incisione o escissione, completati nella parte superiore con una testa che può essere iconica o aniconica, a seconda che riporti o meno i particolari del volto, Interpretarne il linguaggio delle immagini può risultare difficile, denso come è di contenuti simbolici. Dalle figure stilizzate di guerrieri con le loro armi e di donne con le loro trecce e monili, ad episodi di vita quotidiana, quali la caccia, la pesca, la filatura, la molitura del grano. È ancora dalle immagini legate alla spiritualità e all'esistenza del defunto oltre la morte, dai banchetti funerari ai viaggi verso l'Ade... si ricava una elaborazione culturale che è propria dell'uomo di qualsiasi epoca.
 


 


 

 

 

 

 

 

Testi di Alberto Cavallini  per l'Ufficio Docesano Comunicazioni Sociali di Manfredonia - Vieste.