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Se nei vostri itinerari cercate anche un po' di emozione, le grotte in Puglia fanno al caso vostro, per andare alla scoperta di luoghi sotterranei o nei meandri della costa scavati dall'azione incessante del mare .

Nel sottosuolo della Puglia, vicino a Bari, sono nascoste le Grotte di Castellana , straordinarie formazioni che la natura ha creato nel buio per milioni di anni, ma che l'uomo ha scoperto solo una settantina di anni fa. Da secoli gli abitanti del luogo ne avevano individuato l'ingresso, un'ampia voragine chiamata "la Grave", ma nessuno aveva trovato il coraggio di penetrarvi, sia per il terreno impervio sia per le leggende che volevano questo luogo infestato da spiriti e fantasmi. Solo nel 1938 lo speleologo Franco Anelli decise di avventurarsi alla scoperta della misteriosa caverna. Laggiù, a 70 metri di profondità, collegate da tortuosi corridoi, si aprivano vaste sale con soffitti a volta da cui pendevano miriadi di festoni, guglie e drappeggi di pietra. E al livello del pavimento, monumentali colonne fatte di milioni di concrezioni accostate l'una all'altra. L'artefice di queste creazioni è l'acqua, sia sotto forma di pioggia sia quale fiume sotterraneo. Per milioni di anni essa ha circolato nella roccia, lungo le fratture che la tagliano verticalmente o seguendo le linee di discontinuità tra gli strati, secondo un processo chiamato carsismo. La Grave è la cavità che fa da ingresso alle grotte di Castellana. Due i percorsi all'interno: uno lungo fino alla Grotta Bianca e uno parziale fino alla Caverna del Precipizio.

Un buon modo per documentarsi sul mondo sotterraneo della Puglia è offerto dal Museo speleologico Franco Anelli , situato in una struttura attigua all'ingresso delle grotte di Castellana . Intitolato allo speleologo al quale si deve la scoperta della cavità, ha una superficie di 500 metri quadrati tra sala espositiva, biblioteca e laboratorio. Il percorso è articolato in diverse sezioni che trattano temi geologici, carsismo, speleologia, storia e preistoria della regione pugliese.

Altre grotte marine in Puglia - La Grotta Zinzulusa , con il suo particolare drappeggio di stalattiti erose dal mare, che sembrano stracci appesi ad asciugare , si apre sul mare in un tratto stupendo, ricco di piccole grotte e con un fondale che, nonostante la profondità, è trasparente e ricco di colori.
La grotta, nell’antichità remota, era abitata; vi sono stati rinvenuti importanti resti paleontologici e paletnologici; nonostante la vicinanza col mare, si tratta di una grotta carsica, ricca di fenomeni tipici, come le stalattiti e le stalagmiti. si trova presso Castro (LECCE). Vi si accede facilmente percorrendo un sentiero che porta al "corridoio delle meraviglie". La grotta è gestita dal Comune di Castro ed è visitabile tutto l'anno, condizioni del mare permettendo

Tra Peschici Vieste e Mattinata  sulla costa del Gargano , è un continuo susseguirsi di grotte marine  dai nomi curiosi: Grotta Rossa, Sfondata, Campana, Calda, Smeraldo, Dei Serpente. Nelle località balneari si organizzano gite in barca, per ammirare questi capolavori naturali. Il giro in barca nelle grotte a sud di Vieste è un classico, i tour organizzati partono dal porto di Vieste ed  è consigliabile partire al mattino, quando la luce è ideale per non perdere le sfumature di colore della Grotta dei Colori e dei due Occhi.

Da Punta dell'Aspide sino a Capo Uluzzo (LECCE) il tratto di costa è conosciuto come Grotte dell' UIuzzo . Fra queste è da segnalare la Grotta di Capelvenere con oggetti in pietra di grande interesse archeologico. Le Grotte di Santa Croce (BARI) sono particolari; scoperte nel 1934 hanno consentito di riportare alla luce un femore dell'uomo di Neanderthal oltre a resti di animali e strumenti di pietra del Neolitico poi le grotte di  Polignano a mare .